BROKEN CITY
IN BREVE – Qualità: ★★(★) – Ritmo: OOOO – Pubblico: cineamatori*, cinecuriosi*, cinepopcorn*
TWEET
Di film americani su corruzione, lotte di potere, politica malata e polizia violenta se ne sono visti a centinaia. Cos’ha in più questo film? Nulla, se non un buon ritmo che lo rende piacevole e una funesta coincidenza con le nostre elezioni politiche.
LA TRAMA
Sullo sfondo di una New York crepuscolare, martoriata da delinquenza, polizia corrotta e cattiva politica, seguiamo la storia di Billy Taggart (Mark Wahlberg, quello di “The fighter”), ex agente della polizia, allontanato per un omicidio in servizio dai contorni poco chiari. Divenuto detective privato dopo la vicenda, Billy viene richiamato dal sindaco per indagare sul presunto tradimento della moglie. Dalla sua indagine emergeranno rivelazioni scottanti che porteranno alla luce vicende torbide e determinanti per l’esito della campagna in corso per la rielezione del sindaco della grande mela. Il bene e il giusto cambieranno fronte diverse volte, nel corso del film.
IL COMMENTO
Con la polizia americana nessun regista è mai stato gentile. Qua e là qualche personaggio virtuoso, ma spesso e volentieri i poliziotti sono descritti come violenti e senza scrupoli. Per non parlare dei vertici, sempre corrotti e collusi con la politica. Anche nei confronti di quest’ultima la cinematografia statunitense ha usato d’abitudine toni molto pesanti: dietro a qualunque campagna politica ed elettorale abbiamo sempre visto i peggiori reati. Broken City ripropone il tema, attraverso un intreccio di storie interessante e avvincente, pur senza offrire nulla di realmente originale. Uno degli aspetti più riusciti ruota attorno al valore dei personaggi. Molti di essi ci appaiono virtuosi, poi deboli, poi corrotti, poi torbidi, poi semplicemente imperfetti. Il bene e il male, e questa è quasi una riflessione ontologica, non stanno mai da una parte sola, anche se “il più cattivo di tutti” è alla fine facilmente riconoscibile. Wahlberg è credibile, anche se sembra avere un’espressione troppo simile a se stessa. Crowe domina, con il suo sorriso viscido e penetrante (“Io voglio il bene per la mia città”), mentre la Zeta-Jones fa il suo dovere. La coincidenza del film con le elezioni politiche italiane mette lo spettatore in condizioni di maggiore vulnerabilità e dona ad esso un valore aggiunto. Non è difficile associare i personaggi del film ai politici di casa nostra, tra retorica, promesse, accuse e colpi bassi. A chi mai può assomigliare il sorrisone di Crowe, dall’alto del suo pancione e del suo conflitto di interessi? A guardare come gli americani raccontano i retroscena della politica, viene a volte di sentirsi quasi fortunati. Ma poi si accende il televisore e questa sensazione svanisce qualche secondo dopo. Se tutto il mondo è paese, qualche paese lo è certamente più di altri.
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: Broken City – Genere: thriller – Durata: 1h 49 – Regia: Allen Huges (La vera storia di Jack lo squartatore, Codice Genesi) – Cast: Mark Wahlberg, Russell Crowe, Catherine Zeta-Jones – Produzione: Usa – Uscita: 7 febbraio 2013