LA MAFIA UCCIDE SOLO D’ESTATE
IN BREVE – Qualità: ★★★ – Ritmo: OOOO – Pubblico: cineamatori*, cinecuriosi*, cinepopcorn*
TWEET
Dalla tv al cinema il passo è lungo. Pif fa Benigni, ma purtroppo non lo è.
LA TRAMA
Arturo vive a Palermo. Sono gli anni ’70, e dai banchi di scuola ama quasi segretamente una sua compagna di classe. Passerà vent’anni nel tentativo di conquistarla con goffi e sfortunati tentativi. Durante questo lungo periodo, scorrono sullo sfondo i più gravi episodi di mafia che hanno sconvolto Palermo e l’Italia intera. Una commedia che incrocia la storia, impegnata a mostrare la normale intrusione di cosa nostra nella vita di tutti i giorni e volta a celebrare gli eroi della lotta all’antimafia, nella convinzione ammirevole e ottimista che cambiare si può.
COMMENTO
Ho cercato in tutti i modi di esprimere una valutazione positiva su questo film di Pif, alla sua prima esperienza in ambito cinematografico, visto il mio pregiudizio positivo nei suoi confronti in quanto talentuoso personaggio televisivo. Ho cercato, ma non ne sono capace, nonostante gran parte della critica si sia schierata dalla sua parte. Alla proiezione del film, in anteprima, il mio pregiudizio positivo sembrava nulla, in confronto all’entusiasmo espresso dalla platea, gremita di gente di Mtv, che ha benedetto il film con un convinto applauso finale, riservato solitamente ai piccoli o grandi capolavori. Onestamente davvero troppo per questo film, certamente piacevole, certamente lodevole e certamente originale. Ma nulla di più. Piacevole perché è in grado di strappare qualche sorriso, grazie soprattutto alle genuine espressioni di Pif (Arturo) adolescente, interpretato da Alex Bisconti, un ragazzino dal viso e dagli occhi rotondi che culla in sé ingenui sogni d’amore. Lodevole perché affronta un tema sempre delicato e attuale, di cui non si parla mai a sufficienza, se non in occasione di reati, omicidi, processi. Un tema invece che ha bisogno di nuovi percorsi culturali e di una maggiore consapevolezza pubblica nazionale. Originale, poiché affronta la storia attraverso il registro della commedia e con gli occhi di un bambino che cresce all’ombra della mafia, sognando il cambiamento. Pif cerca il difficile equilibrio tra la denuncia sociale e il divertimento e in parte ci riesce, creando un film che a molti sembrerà riuscito. Ma Pif non è né Benigni né Forrest Gump. E il suo film non assomiglia a nessuno dei due capolavori. Una commedia, non troppo pungente e nemmeno troppo divertente che pone al centro la mafia, prima la sdrammatizza attraverso la sua caricatura, poi la condanna, con un repentino cambio di registro. E quando appare Pif, quello vero, il film si sgonfia ancora un po’. C’è qualcosa di buono in questo esordio che merita attenzione e curiosità, ma non celebrazione.
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: La mafia uccide solo d’estate – Genere: commedia – Durata: 1h30 – Regia: Pif Cast: Cristiana Capotondi, Pif, Ginevra Antona, Alex Bisconti, Claudio Gioé – Produzione: Italia – Uscita: 28 novembre 2013