PRISONERS
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IN BREVE – Qualità: ★★★ – Ritmo: OOO – Pubblico: cineamatori*, cinecuriosi*   TWEET Uno dei peggiori incubi possibili (il rapimento di un figlio) in un thriller angosciante ma un po’ prolisso.   LA TRAMA Due famiglie felici, una bianca e una di colore, si riuniscono a festeggiare insieme il Giorno del Ringraziamento, in una tranquilla provincia della Pennsylvania. Cullati ..

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PRISONERS

86_Prisoners

IN BREVE – Qualità: ★★★ – Ritmo: OOO – Pubblico: cineamatori*, cinecuriosi*  


TWEET

Uno dei peggiori incubi possibili (il rapimento di un figlio) in un thriller angosciante ma un po’ prolisso.  


LA TRAMA

Due famiglie felici, una bianca e una di colore, si riuniscono a festeggiare insieme il Giorno del Ringraziamento, in una tranquilla provincia della Pennsylvania. Cullati nella tranquillità della borghese vita americana, i quattro genitori lasciano incolpevolmente i propri figli giocare da soli, non senza dar loro le solite raccomandazioni. In poche ore, quella che sembrava una tranquilla giornata di festa si trasforma in un incubo senza fine. Anna ed Eliza infatti spariscono nel nulla lasciando dietro a sé pochi indizi che portano al guidatore di un camper, visto nei pressi dell’abitazione. Toccherà al detective Loki (Jake Gyllenhaal) seguire le indagini, cercando la collaborazione dei genitori delle bambine, che sembrano però preferire la via della giustizia privata.  


COMMENTO

Un incubo di due ore e mezza: quello legato al rapimento di due bambine, distruttivo per le famiglie coinvolte ed è angosciante per lo spettatore che segue, minuto dopo minuto, le indagini e le ricerche disperate dei protagonisti. Di fronte al dramma i quattro genitori delle bambine coinvolte reagiscono in modo molto diverso, rivelando le differenze che appartengono ad ognuno di noi e che emergono in modo ancora più evidente nei momenti in cui perdiamo il controllo. È Keller (Hugh Jackman) il personaggio più discutibile, quello che reagisce con maggiore violenza. Mal sopportando i tempi e i metodi forse troppo pacati della polizia, decide di costruirsi un proprio percorso di indagine e di giustizia personale, che sfora ogni limite legale e umano. Di fronte a sospetti, prove non provate, sensazioni o deboli segni di colpevolezza, arriva a torturare orribilmente il giovane fermato dalla polizia, interpretato da Paul Dano (Little Miss Sunshine), protagonista di un’ottima prova che rivela ancora una volta le sue brillanti capacità recitative che, in questo caso, mettono in evidenza tutte le sfumature di una personalità fragile e disturbata. Denis Villeneuve confeziona un buon thriller, anche se la durata eccessiva finisce per penalizzare la fruizione più che accentuarne gli aspetti emotivi. Difficile, come si legge in alcune critiche, leggere il film come metafora di qualcos’altro. Non è l’America in crisi, né quella di un’umanità insensibile e ripiegata sui propri affetti ad essere rappresentata. È solo, a mio avviso, la storia di un dramma familiare, di una orribile tragedia che va all’essenza della disperazione umana. Un buon film di genere, che sollecita la paura, l’angoscia e in parte la coscienza, arrivando a domandarsi quale siano i confini tra l’accettazione responsabile e la ribellione criminale. “È il sesto giorno. Ed ogni giorno, si chiede perché non sono lì con lei” dice Keller, di fronte a chi, attorno a lui, vuole spingerlo ad avere pazienza. Al suo posto, cosa avremmo fatto?  


SCHEDA ESSENZIALE

Titolo originale: Prisoners – Genere: thriller – Durata: 2h33 – Regia: Denis Villeneuve – Cast: Hugh Jackman, Jake Gyllenhaal, Paul Dano (Little Miss Sunshine), Viola Davis, Maria Bello, Terrence Howard – Produzione: USA – Uscita: 7 novembre 2013

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