IN TRANCE
IN BREVE – Qualità: ★★★(★) – Ritmo: OOOO – Pubblico: cineamatori*, cinecuriosi*, cinepopcorn*
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Oltre al mestiere, emerge il talento di un regista che sa intrattenere distinguendosi.
LA TRAMA
Simon è un giovane assistente di una casa d’aste. A lui il compito di vendere quadri di valore, di assistere da dietro le quinte alle battute d’asta, di garantire la sicurezza in caso di eventuali rapine, tutto secondo collaudate procedure. Un giorno, insieme ad una banda di truffatori, organizza il furto di una preziosissima opera di Goya (“Volo di streghe”) ma, a causa di un imprevisto che lo rende vittima di un violento colpo sulla testa, perde la memoria, e con essa il ricordo del nascondiglio del quadro. I suoi complici sospettano di lui e, dietro minaccia di morte, lo costringono a sottoporsi ad ipnosi, per recuperare dal profondo della sua psiche, le informazioni disperse.
COMMENTO
Danny Boyle comincia ad essere davvero un sigillo di garanzia. Forte del suo recente Oscar (2008) per The Millionaire, il giovane regista britannico propone un nuovo avvincente thriller, lasciando la sua indiscutibile impronta. Diversamente da centinaia di cineasti, mercenari e impersonali, Boyle riesce sempre a dare testimonianza di grande talento, un talento che parte dalle scelte di sceneggiatura e continua nel modo di raccontare le sue storie, mai banali né dal punto di vista visivo, né da quello narrativo. Un’attenzione all’originalità che non gli fa trascurare l’aspetto di intrattenimento che il cinema, per definizione, dovrebbe sempre garantire, soprattutto in un film di genere. Eccoci dunque davanti ad un thriller che racconta una rapina ma che parallelamente si addentra nei meandri della psiche. Attraverso le suggestioni dell’ipnosi, Boyle esplora la dimensione interiore del protagonista e racconta in modo inaspettato morbosi intrecci amorosi che sfociano nel patologico. Poco o nulla è ciò che sembra. E la verità si completa minuto dopo minuto e si assapora veramente solo alla fine, quando saremo in grado di identificare buoni e cattivi. I sedicenti indovini e gli amanti del “so tutto io” troveranno certamente modo di scommettere in anticipo sui fatti, ma sarà molto più facile abbandonarsi al buio della sala per seguire con gusto un thriller appassionante, dall’inizio alla fine. Bravi gli attori, seconda scelta di Michael Fassbender, Scarlett Johansson e Colin Firth. McAvoy, occhi di ghiaccio e grande versatilità nei suoi toni da bravo ragazzo, truffatore e killer spietato, Rosario Dawson, rassicurante psicologa che esibisce un nudo integrale choc e Vincent Cassel, romantico seduttore (dentro e fuori al film) e malvagio capobanda. Un po’ “I soliti sospetti” con meno violenza, un po’ “La migliore offerta” con meno passione artistica, un po’ “Vertigo” con meno mito. I paralleli nobili si scomodano ma non voglio premiare eccessivamente un film che è e rimane un ottimo thriller, fondato su “amore e piscosi”. E sfrenata avidità. Fruttuosi ingredienti del cinema di sempre.
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: Trance – Genere: thriller – Durata: 1h 41 – Regia: Danny Boyle (Trainspotting, The milionaire, The beach, 28 giorni dopo) – Cast: James McAvoy, Vincent Cassel, Rosario Dawson, Danny Sapani, Matt Cross – Produzione: Gran Bretagna – Uscita: 29 agosto 2013