THE BAY
IN BREVE – Qualità: ★★★ – Ritmo: OOO – Pubblico: Cineamatori*, Cinecuriosi*, Cinepopcorn*
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Sull’onda dei virus sconosciuti che contagiano il mondo (da ebola a mucca assassina, all’influenza aviaria) un inquietante film “catastrofico” sull’ambiente. Intrattenimento coi piedi per terra, in stile Blair Witch Project
LA TRAMA
Chesapeake Bay, Maryland. 4 luglio. La città si prepara, sindaco in testa, a festeggiare con una molteplicità di iniziative, a partire dalla gara dei mangiatori di granchi. Questa atmosfera ci viene descritta, in un collegamento via Skype, da una giovane che all’epoca (qualche anno prima) conduceva un reportage per una piccola emittente televisiva. Donna Thompson, così si chiama, ci racconta come dall’atmosfera di festa si passò nell’arco di pochissimo tempo all’orrore a causa di un parassita cresciuto a dismisura ed impegnato a divorare qualsiasi tessuto vivente (MyMovies).
IL COMMENTO
Cosa ci fa un regista come Barry Levinson dietro alla macchina da presa di questo film horror estivo? L’abbiamo conosciuto e apprezzato con film impegnati come “Il migliore” o “Rain Man” o il più recente “Sleepers”. Con The Bay, Levinson offre intrattenimento, a partire da uno spunto intelligente, anche se non particolarmente originale e graffiante: quando si superano i limiti, la terra si ribella. E in questo caso l’assurdo allevamento intensivo di polli è la causa di un terribile inquinamento mortifero che decima la popolazione. The bay è quel classico film che potremmo definire “catastrofico”. Quel film in cui una leggerezza, o l’interesse particolare, un errore umano o qualunque altro motivo è causa di un processo inarrestabile di conseguenze disastrose. Da “Lo squalo” in poi ogni trama di quel genere assomiglia a se stessa. In questo film si nota in positivo la scelta stilistica. Il film infatti è una sorta di racconto testimonianza, costruita attraverso la raccolta di video girati in quel fatidico 4 luglio e colpevolmente oscurati dalle Autorità per evitare l’effetto terrore. Ogni spezzone è girato in soggettiva e sembra amatoriale. Con luci, colori, movimenti, inquadrature differenti a seconda del punto di vista. Il racconto è appassionante, l’emozione tesa e il film scorre piacevolmente, di quel inevitabile “piacere” orrorifico che cresce al cinema a giugno e dura tutta l’estate.
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: The bay – Genere: horror – Durata: 1h 24 – Regia: Barry Levinson (Il migliore, Good Morning Vietnam, Rain Man, Sleepers) – Cast: Nansi Aluka, Christopher Denham, Steven Kunken, Frank – Produzione: USA – Uscita: 6 giugno 2013