SOLO DIO PERDONA
IN BREVE – Qualità: ★★★(★) – Ritmo: OOO – Pubblico: cineamatori*, cinecuriosi*
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Follia vendicativa, crudele, spietata, disturbante. Un film culto (per soli uomini), interpretato dall’attore del momento.
LA TRAMA
Julian (Ryan Gosling) gestisce, insieme al fratello Billy, una palestra di pugilato a Bangkok. Un’attività sportiva che nasconde un fiorente traffico di droga che fa capo a Crystal, loro madre, che governa a molti chilometri di distanza una potente organizzazione criminale. Quando Billy, violento e disadattato, uccide brutalmente una prostituta, viene rintracciato e ucciso, sotto gli occhi impassibili di Chang, poliziotto giustiziere dalla dubbia moralità. La morte di Billy richiama in Thailandia la madre Crystal che, furiosa e addolorata, pianifica una spietata vendetta.
IL COMMENTO
C’è qualcosa che strega, in questo sodalizio artistico tra Nicolas Winding Refn e Ryan Gosling. Un qualcosa che non ha radici nella profondità dei contenuti o nelle storie raccontate, quanto piuttosto nello stile narrativo: unico, inconfondibile, spiazzante. Un film che qualcuno troverà noioso, qualcun altro ridurrà ad uno scadente B movie. Un film che altri criticheranno per la vista di tanta violenza inutilmente esplicita e altri ancora per la maschera inespressiva di Gosling. Saranno a mio parere, più diffusi i pareri negativi, soprattutto tra il pubblico femminile. Ma resta il fatto che anche questa seconda pellicola, che vede la stessa collaborazione tra regista e attore, dopo Drive, sprigiona fascino e può certamente intercettare la passione di un ampio pubblico. Lo scenario è Bangkok, città magicamente descritta attraverso una fotografia cupa e colorata. Le poche scene del film si sviluppano nel silenzio dei protagonisti, che si muovono con una calma innaturale mentre si ode il suono western di pistole e quello kung fu di lame sferzanti, sopra a una colonna sonora psichedelica e inquietante che accompagna ogni evento. Gosling subisce e dispensa violenza con glaciale indifferenza. Così come lo spietato Chang, poliziotto interventista che sentenzia, condanna, punisce e perdona, come fosse un dio arbitrario crudele e distaccato. In questo mondo violento e maschile, c’è spazio anche per le donne. Quelle orientali, ridotte a merce di consumo, vittime indifese e fragili spettatrici, quelle occidentali, personificate da Kristin Scott Thomas, matrona volgare (nei suoi continui riferimenti ai “cazzi”), immorale (è lei a dire, dopo la confessione del brutale assassinio di Billy: “Avrà avuto le sue ragioni..”), vendicativa (è da lei che ha origine la spirale di barbara violenza). Su questo bestiario surreale, antieroico e un po’ grottesco, si avvita l’intero film, in un crescendo di violenze, in risposta a violenze (solo Dio perdona), fino alla resa dei conti, che non ci aiuterà a capire se a vincere sarà il bene oppure il male. Un film estetico e fisico, nato da pressanti interrogativi morali.
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: Only God Forgives – Genere: thriller – Durata: 1h 30 – Regia: Nicolas Winding Refn (Drive) – Cast: Ryan Gosling (Come un tuono, Drive), Kristin Scott Thomas, Tom Burke – Produzione: Francia, Danimarca – Uscita: 30 maggio 2013