NELLA CASA
IN BREVE – Qualità: ★★★ – Ritmo: OOO – Pubblico: cinefili*, cineamatori*
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Cinema e letteratura si fondono in un racconto divertente e appassionante, dal tocco tipicamente francese.
LA TRAMA
Il cinquantenne Germain (Fabrice Luchini) è professore di letteratura nel liceo di una cittadina francese. Docente competente e scrittore mancato, viene un giorno favorevolmente impressionato dalla qualità del tema del sedicenne Claude (Ernst Umhauer), un timido ragazzo di umili origini. Il testo, fluido e sottilmente sarcastico, racconta l’amicizia con Rapha, un compagno di classe che ha suscitato il suo interesse perché appartiene a una famiglia piccolo borghese, apparentemente “perfetta”. Affascinato dallo spirito di osservazione dello studente, Germain lo stimola a continuare a scrivere. I temi del ragazzo creeranno un legame stretto tra professore e alunno e sfoceranno in un film racconto dai risvolti thriller.
IL COMMENTO
Un film brillante e curioso che si affianca solo per errore alla parola thriller. Una storia affasciante certo, ma con i segni inconfondibili della filmografia francese, per molti semplicemente ostica. Facile immedesimarmi nel professore Germain, che vede la qualità dei temi e delle riflessioni dei suoi studenti miseramente deteriorarsi, così come accade nella mia esperienza di docente universitario. Quando dal mucchio emerge qualcuno, è subito gioia, speranza, fiducia ed entusiasmo per il proprio discreto ruolo di maieuta. La storia di questo film è anche l’occasione per tracciare una sottile e ironica descrizione della società borghese, nelle sue declinazioni maschili (la partita, il lavoro) e femminile (l’arredamento, i figli), alle prese con il futile, in rapporto alle difficoltà quotidiane di Claude, che soffre la povertà. Sia nel professor Germain che nel giovane Claude vi è una sorta di colpevole ambiguità che carica i personaggi di fascino. Oltre alla seria volontà educativa e alla fiera passione letteraria, riconosciamo in Germain un po’ di indiscreto voyerismo e una traboccante curiosità antropologica. E in Claude, al di là della ligia applicazione di studente, troviamo una evidente volontà di sedurre, in bilico tra l’ingenuità adolescenziale e il torbido calcolo. In questo solido racconto, sviluppato su tre piani (il rapporto extra scolastico tra professore e studente, il confronto “accademico” tra il professore e sua moglie, la conoscenza tra lo studente e la famiglia del suo compagno) distinguiamo infine una metafora dei meccanismi della produzione letteraria, protesi tra le esigenze dell’editore, del pubblico e dello scrittore. Nonostante alcune semplificazioni e un finale poco riuscito, il film si vede volentieri, grazie a un racconto intelligente e a un discreto ritmo, appoggiato su una struttura a puntate che sostiene la suspense e porta lo spettatore, di volta in volta, ad immaginare la continuazione.
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: Dans la maison – Genere: commedia drammatica – Durata: 1h 45 – Regia: Francois Ozon – Cast: Fabrice Luchini, Ernst Umhauer, Kristin Scott, Emmanuelle Seigner – Produzione: Francia – Uscita: 18 aprile 2013