BIANCA COME IL LATTE, ROSSA COME IL SANGUE
IN BREVE – Qualità: ★★(★) – Ritmo: OOO – Pubblico: cinecuriosi*, cinepopcorn*
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Una commedia adolescenziale pericolosamente vicina alla fiction italiana, ma capace di sorprendere in positivo.
LA TRAMA
Leo ha sedici anni, poca voglia di studiare e tanta di dichiararsi a Beatrice, la ragazza dai capelli rossi che frequenta il suo liceo. Perdutamente innamorato, prova in tutti i modi ad avvicinarla ma ogni volta non sembra mai quella buona. Esitante e maldestro, Leo chiede aiuto all’amico Niko e all’amica Silvia, invaghita di lui dalle medie e da una gita a Venezia. Inciampato dentro a un cinema e a un passo da lei, il ragazzo riesce finalmente a strapparle la promessa di rivedersi presto a scuola ma in aula Beatrice non tornerà più perché la leucemia le ha avvelenato il sangue e compromesso il futuro. Sconvolto ma risoluto, Leo decide di prendersi cura di lei e di accompagnarla nella malattia, allacciando con Beatrice una tenera amicizia che contemplerà il buio e la luce. Tra una partita di calcetto e un brutto voto da riparare, Leo imparerà la vita, la morte, l’amore (MyMovies)
IL COMMENTO
Il genere è la commedia sentimentale. Il tono è quella della fiction italiana, la peggiore espressione possibile dell’industria televisiva esistente. Una delle principali cause dell’offuscamento delle coscienze nazionali. Il luogo delle banalità, della recitazione animale, dei “lieto fine” rassicuranti, delle storielle nazional popolari. Viste le premesse, l’accostamento del film alla fiction non è certo una buona presentazione. Ma, nonostante questo, ci sono profonde differenze tra questo film e altri esempi di genere adolescenziale, tanto che la sua visione risulta più che sopportabile, anzi piacevole. La differenza la fanno forse i protagonisti, freschi, simpatici e spontanei, dal giovane Filippo Scicchitano (“Non è facile essere deboli”) alla sua amica Aurora Ruffino (“Sono umana anch’io, cazzo, eh!”), al professor Argentero (che spiega con belle parole il nobile sogno di molti professori, quello di cambiare il mondo). La differenza la fa la regia (e probabilmente il libro da cui è tratto) capace di raccontare i personaggi con sensibilità e rispetto, senza indulgere troppo spesso in banali stereotipi (chiudiamo un occhio sui goffi e improbabili genitori del protagonista), mettendo la macchina da presa all’altezza dei protagonisti più giovani. La differenza la fa anche la storia che incrocia al tema dell’amore quello della morte e della malattia, spinta fino alle sue estreme conseguenze, un vero tabù per le spensierate serate italiane. E se il film è comunque l’occasione per dispensare un po’ di morale semplificata, esso è in grado anche di suscitare emozioni, stimolando il sorriso e il pianto.
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: Bianca come il latte, rossa come il sangue – Genere: commedia sentimentale – Durata: 1h 42 – Regia: Giacomo Campiotti – Cast: Filippo Scicchitano, Aurora Ruffino, Luca Argentero, Romolo Guerreri, Gaia Weiss – Produzione: Italia – Uscita: 4 aprile 2013