COME UN TUONO
IN BREVE – Qualità: ★★★(★ – Ritmo: OOO – Pubblico: cineamatori*, cinecuriosi*, cinepopcorn*
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Atmosfere, pathos, ritmo. E due attori emergenti verso la definitiva consacrazione.
LA TRAMA
Luke è un pilota di motociclette, impiegato in uno spettacolo ambulante. Dovrebbe partire al seguito del carrozzone per una nuova meta, ma scopre di avere un figlio, Jason, nato da una breve relazione con Romina, una ragazza del posto. Resta, dunque, nella provincia dello stato di New York, per provvedere alla sua nuova famiglia e impedire che suo figlio cresca senza un padre, come è accaduto a lui. Le rapine in banche e le fughe in moto sono il metodo più veloce per procurarsi tanti soldi e in fretta, ma “chi corre come un fulmine, si schianta come un tuono”, ed è così che la folle corsa di Luke si arresta davanti alla recluta di polizia Avery Cross, anch’egli padre da poco. Quindici anni dopo, Jason e il figlio di Avery stringono amicizia al liceo, ma il passato che li lega riaffiora e la vecchia violenza chiama violenza (MyMovies).
IL COMMENTO
Tre film in uno. Che trovano perfetta coerenza tra di loro. Nella prima parte domina il magnetico carisma di Ryan Gosling, giovane e sbandato pilota di moto. Nelle sue espressioni impalpabili riconosciamo dapprima il disprezzo incosciente per la vita, poi il coraggio folle e indifeso di ribaltare la propria esistenza, sfidando la sorte, e infine l’amore infinito di padre. Una storia cruda, struggente, che da sola ripagherebbe il biglietto. Ma il film continua, seguendo il circo della vita. Ed è così che, nel segmento di mezzo, prende corpo la denuncia ai valori relativi, alla sete di potere e alla corruzione del sistema, in un affresco più convenzionale della corrotta giustizia statunitense. Nel terzo segmento di questo lungo thriller sul destino le colpe, le paure e le speranze dei padri si incarnano nel male di vivere dei figli, che combattono dannatamente per esistere e per trovare un senso, in quella fragile età che amplifica ogni emozione. In ognuno di questi fragili uomini riconosciamo il desiderio di rialzarsi, la volontà di cambiare, il coraggio di spezzare le catene in cui si ritrovano imprigionati. Ma, sembra dirci il film, è molto difficile salvarsi in mezzo a un fiume in piena, sommersi da un destino caparbio, maligno, contrario. Dall’inizio alla fine, oltre alle storie ben raccontate, si soffre insieme ai personaggi, cattivi per debolezza, ritratti con grande gusto e sensibilità. Una sensibilità che rende il film molto più di un semplice thriller. Teniamo d’occhio questo Derek Cianfrance, tra i registi più cinematografici degli ultimi tempi.
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: The place beyond the pines – Genere: thriller – Durata: 2h 20 – Regia: Derek Cianfrance (Blue Valentine) – Cast: Ryan Gosling (Drive), Bradley Cooper (Il lato positivo), Eva Mendes, Dane DeHaan, Emory Cohen – Produzione: Usa – Uscita: 4 aprile 2013