GANGSTER SQUAD
IN BREVE – Qualità: ★★ – Ritmo: OOOO – Pubblico: cineamatori*, cinecuriosi*, cinepopcorn*
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Ambizioso affresco della Los Angeles del dopoguerra, infestata da delinquenti e malavitosi. La polizia si fa gangster per ripulirla. Un cast pomposo per un film gommoso.
LA TRAMA
Stati Uniti d’America, 1949. La criminalità organizzata ha già messo radici a New York, Chicago e in molte altre città d’America. Anche a Los Angeles il crimine sta prevalendo, grazie al temibile Mickey Cohen (Sean Penn) che fa soldi a palate attraverso droga, prostituzione, armi e scommesse, forte di un solido gruppo di sicari e della collaborazione silenziosa di poliziotti corrotti e corruttibili. A lui si oppone il capitano della Polizia che con coraggio mette in piedi una squadra di onesti e virtuosi poliziotti, disposti alle più brutali azioni violente, pur di liberare la propria città dal cancro della malavita. Alla loro guida John O’Mara (Josh Brolin), reduce della Seconda Guerra Mondiale e marito di una moglie incinta, disposto a mettere in gioco anche la propria vita privata. Una storia ispirata alla realtà, tratta dal libro di Paul Lieberman, giornalista americano, che racconta la strenua resistenza della magica città degli angeli, dalla metà degli anni ’40 fino agli anni ‘50.
IL COMMENTO
Di fronte a un gangster movie, è quasi impossibile non farsi prendere dalla tentazione dei confronti. Tanti e illustri. E così, mentre si spengono le luci in sala, mi preparo a vedere con curiosità questa nuova pellicola “in costume”, per capire quanto il regista sia riuscito a creare atmosfere, interesse, emozioni. Il film scorre, fino alla fine, con buon ritmo. Una squadra speciale, attori arcinoti, scenari curati, violenza tanta. Ma alla fine rimane ben poco del film, che intrattiene senza colpire. La cura dei dettagli non è sufficiente per costruire un contesto credibile che, anzi, grazie ad una colorazione retrò alquanto marcata, risulta piuttosto artefatto. Gli attori, seppur bravi, non hanno un’anima e non danno il meglio di sé. Sean Penn, cattivo stereotipato. Josh Brolin, protagonista con la faccia da gregario. Ryan Gosling, piacione sensuale. Si fa notare forse, forse più per bellezza che per bravura, Emma Stone, una sorta di Jessica Rabbit dagli occhi grandi. Il film, di fatto, è ben realizzato, forte di un’atmosfera romantica, misteriosa e nostalgica, che si mescola ad azione e suspense. Ma questa squadra di cow-boys giustizieri di città, anni ’50, risulta poco carismatica. Il regista preferisce raccontare la loro storia dando più spazio alle forme e agli eventi più che ai contenuti e allo spessore dei personaggi. La riconquista di Los Angeles, secondo Fleischer, passa soprattutto attraverso l’amore per la propria città, che travalica qualunque legge e legalità, e attraverso un gruppo di onesti violenti poliziotti, più vocati all’improvvisazione che all’eroismo.
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: Gangster squad – Genere: thriller – Durata: 1h 46 – Regia: Ruben Fleischer (Benvenuti a Zombieland) – Cast: Ryan Gosling, Emma Stone, Sean Penn, Josh Brolin – Produzione: USA – Uscita: 21 febbraio 2013