TRASH
IN BREVE – Qualità: ★★ – Ritmo: OOO – Pubblico: cineamatori*, cinecuriosi*, cinepopcorn*
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Vincitore del Festival di Roma, Trash delude totalmente le attese, presentandosi come un prodotto commerciale e retorico, pregevole dal punto di vista della forma ma debole da quello della sostanza.
LA TRAMA
Rafael, Gardo e Gabriel detto Rato hanno 14 anni e vivono nelle favelas brasiliane, campando grazie allo smistamento dei rifiuti. Un giorno Rafael trova nella discarica un portafogli che contiene denaro, una foto con alcuni numeri sul retro, un calendario con l’immagine di San Francesco e una chiave. Subito dopo la polizia locale, per cui i ragazzini non nutrono né fiducia né simpatia, cala sulle favelas alla ricerca del portafoglio. Il gioco si fa duro, ma i nostri piccoli eroi non rinunciano a giocare (MyMovies).
IL COMMENTO
L’hanno ribattezzato il gemello sudamericano di The Millionaire. E in effetti Trash di Stephen Daldry punta a rinverdire i fasti dell’esotismo in salsa hollywoodiana riusciti a Danny Boyle nella sua sortita indiana, ma il risultato stavolta è ampiamente inferiore. Storia modello “Davide contro Golia”, che pur parlando di favelas, corruzione e religiosità – tre aspetti chiave della società brasiliana – si rivela fin troppo leggera per lasciare il segno. Eccellenti i giovani interpreti (Tevis, Luis e Weinstein), tutti non professionisti ma dotati di un carisma innato. Il problema è che lo script di Richard Curtis è a corto di idee, mentre Stephen Daldry è così preoccupato di non dispiacere a nessuno (produzione in primis) da non piacere probabilmente nemmeno a se stesso. (Cinematografo.it)
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: Trash – Genere: avventura – Durata: 1h54 – Regia: Stephen Daldry (Molto forte, incredibilmente vicino, The Reader, Billy Elliot)- Cast: Rickson Tevez, Eduardo Luis, Gabrielle Weinstein, Martin Sheen, Rooney Mara – Produzione: USA – Uscita: 27 novembre 2014