I TONI DELL’AMORE, LOVE IS STRANGE
IN BREVE – Qualità: ★★★ – Ritmo: OOO – Pubblico: cineamatori*, cinecuriosi*
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L’amore gay tra due uomini anziani è al centro di un film coraggioso che racconta con grande naturalezza un soggetto piuttosto raro nella cinematografia contemporanea.
LA TRAMA
New York. Dopo 39 anni di vita insieme, Ben e George (l’uno pittore settantunenne e l’altro insegnante di musica sulla sessantina), approfittando delle nuove leggi sui matrimoni gay, decidono di sposarsi, coronando l’amore di una vita. Purtroppo la scelta non viene accettata dalla scuola cattolica nella quale George insegna canto a un coro di ragazzi, che lo licenzia da un giorno all’altro. Trovatisi nella condizione di non poter sostenere economicamente il costo della propria elegante abitazione i due uomini sono così obbligati a venderla, per cercarne una più economica. Nel frattempo saranno costretti a vivere a casa di amici, separatamente. Ben ospite da Kate e Elliot, una coppia di rissosi quarantenni con un figlio adolescente (Joey) e George a casa di due rumorosi amici poliziotti. La distanza forzata metterà alla prova il loro amore.
IL COMMENTO
Diversamente da quanto si possa pensare, guardando al titolo originale (Love is strange), il film racconta la storia di un amore gay cercando in ogni modo di “normalizzarlo”. L’amore tra Ben e George, tra le storie raccontate nel film, è quello che più di ogni altro è candidato ad essere modello universale di equilibrio, di complementarietà, di dedizione, di intensità, di longevità. I due bravi e attempati attori mostrano attenzioni reciproche, genuino desiderio di vedersi e un grande affetto, che cresce con la separazione. Attorno ai due quasi perfetti sposi scorre la vita di famiglie imperfette, alle prese con l’educazione dei figli, crisi coniugali e ordinari ostacoli del cuore. L’amore tra Ben e George è più unico che raro. Denso di tenerezza, così straordinario e ammirevole, fa dimenticare la tematica omosessuale che, volontariamente, qui sembra essere messa sullo sfondo. Anni luce dalla maggior parte dei film a tematica gay, che spingono su stereotipi, caratterizzazioni e diversità accentuate, finendo sempre per raccontare le difficoltà dell’essere scomoda minoranza. In Love is strange a colpire e spiazzare è proprio l’ordinario vissuto quotidiano, così come il racconto di una coppia anziana, così poco fotogenica ma così intensa e a suo modo struggente. Per quanto il film scelga la misura, per raccontare l’amore e il dramma, senza mai spingere su facili sentimentalismi. Ne esce male la coppia etero, così concentrata sui propri bisogni personali. Così come la Chiesa che, nella sua imbarazzante crociata antistorica contro i gay, sempre mascherata da carità cristiana ma sempre così maleodorante di emarginazione, si commenta da sola. E, ad osservare i diversi toni dell’amore, vediamo Joey crescere, immerso in una piena crisi adolescenziale, che da Ben e George impara ad apprezzarne l’amore, senza il rischio di contrarre quella che qualcuno continua a definire “malattia”.
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: Love is strange – Genere: drammatico – Durata: 1h34 – Regia: Ira Sachs – Cast: John Lithgow, Alfred Molina, Marisa Tomei, Charlie Tahan, Cheyenne Jackson – Produzione: USA – Uscita: 20 novembre 2014