ROMA
IN BREVE : Qualità: ★★★★ – Ritmo: OO – Pubblico: per pochi (cinefili, cineamatori) – Affinità: femminile/maschile
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Un gioiello in bianco e nero, dal ritmo rarefatto. Una storia molto lenta a decollare, incorniciata in uno stile meraviglioso e in qualche scena memorabile. Storia, denuncia sociale e battaglia politica in un’opera osannata un po’ più del dovuto.
LA TRAMA
Messico, 1970. Roma è un quartiere medioborghese di Mexico City che affronta una stagione di grande instabilità economico-politica. Cleo è la domestica tuttofare di una famiglia benestante che accudisce marito, moglie, nonna, quattro figli e un cane. Cleo è india, mentre la famiglia che l’ha ingaggiata è di discendenza spagnola e frequenta gringos altolocati. I compiti della giovane domestica non finiscono mai, e passano senza soluzione di continuità dal dare il bacio della buonanotte ai bambini al ripulire la cacca del cane dal cortiletto di ingresso della casa: quello in cui il macchinone comprato dal capofamiglia entra a stento, pestando i suddetti escrementi. Perché nel Messico dei primi anni Settanta tutto coesiste: la nuova ricchezza come la merda degli animali da cortile, il benessere ostentato dei padroni e la schiavitù “di nascita” dei nullatenenti. Tutto convive in un sistema contradditorio ma simbiotico in cui le tensioni sociali non tarderanno a farsi sentire, catapultando il recupero delle terre espropriate in cima all’agenda dei politici in cerca di consensi. (MyMovies).
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: Roma – Genere: drammatico – Durata: 2h15 – Regia: Alfonso Cuarón (Gravity, I figli degli uomini) – Cast: Yalitza Aparicio, Marina de Tavira, Marco Graf, Daniela Demesa, Diego Cortina Autrey – Produzione: Messico, USA – Uscita: 3 dicembre 2018