BOHEMIAN RAPSODY
IN BREVE : Qualità: ★★★ – Ritmo: OOO – Pubblico: per molti (cineamatori, cinecuriosi, cinepopcorn) – Affinità: maschile
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Il film non è un capolavoro, un po’ schematico, romanzato e a senso unico. Ma la musica fa la differenza e l’epica del personaggio, ben interpretato dallo strano muso di Rami Malek, emerge con forza e applausi.
LA TRAMA
Da qualche parte nelle suburb londinesi, Freddie Mercury è ancora Farrokh Bulsara e vive con i genitori in attesa che il suo destino diventi eccezionale. Perché Farrokh lo sa che è fatto per la gloria. Contrastato dal padre, che lo vorrebbe allineato alla tradizione e alle origini parsi, vive soprattutto per la musica che scrive nelle pause lavorative. Dopo aver convinto Brian May (chitarrista) e Roger Taylor (batterista) a ingaggiarlo con la sua verve e la sua capacità vocale, l’avventura comincia. Insieme a John Deacon (bassista) diventano i Queen e infilano la gloria malgrado (e per) le intemperanze e le erranze del loro leader: l’ultimo dio del rock and roll (MyMovies).
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: Bohemian Rhapsody – Genere: biografico – Durata: 2h14 – Regia: Bryan Singer (I soliti sospetti) – Cast: Rami Malek, Lucy Boynton, Gwilym Lee, Ben Hardy, Joseph Mazzello, Aidan Gillen – Produzione: Gran Bretagna, USA – Uscita: 29 novembre 2018