DOGMAN
IN BREVE : Qualità: ★★★★(★) – Ritmo: OOO – Pubblico: per pochi (cinefili, cineamatori, cinecuriosi) – Affinità: maschile
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Disperazione sociale. La triste parabola di un uomo debole nella squallida periferia romana. Un film disturbante, intenso, fisico, tra i migliori film italiani degli ultimi anni. Marcello Fonte, attore quasi per caso, straordinario. Da vedere (in un giorno di buona predisposizione).
LA TRAMA
Marcello ha due grandi amori: la figlia Alida, e i cani che accudisce con la dolcezza di uomo mite e gentile. Il suo negozio di toelettatura, Dogman, è incistato fra un “compro oro” e la sala biliardo-videoteca di un quartiere periferico a bordo del mare, di quelli che esibiscono più apertamente il degrado italiano degli ultimi decenni. L’uomo-simbolo di quel degrado è un bullo locale, l’ex pugile Simone, che intimidisce, taglieggia e umilia i negozianti del quartiere. Con Marcello, Simone ha un rapporto simbiotico come quello dello squalo con il pesce pilota. (MyMovies).
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: Dogman – Genere: drammatico – Durata: 1h40 – Regia: Matteo Garrone – Cast: Marcello Fonte, Edoardo PEsce, Nunzia Schiano, Adamo Dionisi, Francesco Acquaroli – Produzione: Italia – Uscita: 17 maggio 2018