GLI SDRAIATI
IN BREVE : Qualità: ★★ – Ritmo: OOO – Pubblico: per molti (cinecuriosi, cinepopcorn) – Affinità: femminile/maschile
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Da una preziosa riflessione sociologica (quella del libro) a una ambiziosa puntata di fiction sul confine del credibile e del banale.
LA TRAMAGiorgio Selva, celebre giornalista televisivo, ‘condivide’ un figlio con la ex moglie, architetto che non lo perdona e non perdona gli skyline che rubano spazio al cielo. Tito, diciassettenne dinoccolato, ciondola tra casa e scuola dribblando l’azione incalzante del padre e avanzando in bicicletta sulle fasce della vita. Porta e rete sono ancora lontane ma Tito riceve giorno per giorno palle da giocare e rilanciare a una banda scriteriata di amici. Sentimenti da esplorare, gelosie da consolare, padri da evitare, nonni da abbracciare, Tito prende tutto con l’inerzia vitale dei suoi pochi anni. Oscillando tra la spinta a sgridarlo e quella a soccorrerlo, Giorgio lo marca stretto alla ricerca irriducibile di una nuova intimità sotto le felpe lanciate, lo yogurt iniziato, la luce mai spenta, il dentifricio mai chiuso. Sotto la forza pulsionale di un corpo che spinge alla vita. Ma spinge a modo suo (MyMovies).
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: Gli sdraiati – Genere: commedia – Durata: 1h43 – Regia: Francesca Archibugi – Cast: Claudio Bisio, Gaddo Bacchini, Cochi Ponzoni, Antonia Truppo, Gigio Alberti – Produzione: Italia – Uscita: 23 novembre 2017