UNA DOPPIA VERITA’
IN BREVE : Qualità: ★★★ – Ritmo: OOOO – Pubblico: per molti (cineamatori, cinecuriosi, cinepopcorn) – Affinità: maschile/femminile
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Contro l’afa estiva, le facce poco espressive e le modeste recensioni della stampa specializzata, “Una doppia verità” soddisfa abbondantemente le aspettative. Fedele al genere “court”, racconta un processo e il suo colpevole, lasciando intatta ogni ambiguità, fino al finale inaspettato. Oltre al processo la morale universale del “doppio”, che risiede nelle trame, nei colpevoli e nei testimoni.
LA TRAMA
L’avvocato Ramsay si sfida da solo: difenderà Mike, il figlio di Loretta Lassiter, dall’accusa di aver assassinato il padre, Boone. I Lassiter sono amici di famiglia, eppure il lavoro di Ramsay ha i tratti di una missione impossibile: non solo tutte le prove puntano il dito contro il ragazzo, ma lui stesso è, in un certo senso, reo confesso. Come se non bastasse, Mike non accenna a voler parlare, nemmeno col suo avvocato difensore, costringendolo ad improvvisare in aula e coi testimoni. Eppure, c’è stato un periodo della vita in cui Boone e Mike erano molto legati e il primo, a sua volta avvocato di grido, ha insegnato al figlio tutti i segreti del suo successo (MyMovies).
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: The Whole Truth – Genere: drammatico – Durata: 1h33 – Regia: Courtney Hunt – Cast: Keanu Reeves, Renée Zellweger, Gugu Mbatha-Raw, Gabriel Basso, Jim Belushi – Produzione: USA – Uscita: 15 giugno 2017