NOTTETEMPO
IN BREVE – Qualità: ★(★) – Ritmo: OOO – Pubblico: cinecuriosi*, cinepopcorn*
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Opera prima, che speriamo sia anche l’ultima.
LA TRAMA
Un incidente stradale, avvenuto in una notte dai contorni allucinati, mette in discussione la vita di tre personaggi, accomunati da una profonda insoddisfazione per la propria vita e dal desiderio di cambiare. Tre personaggi molto diversi che si incroceranno in un lungo inseguimento, nel quale però l’inseguito non ha nemmeno coscienza di esserlo. Un film in bilico tra il dramma e il thriller, che scopre le carte lentamente, in un crescendo moderato fino all’evento finale.
IL COMMENTO
Opera prima di Francesco Prisco, già autore di un pluripremiato cortometraggio con Gianmarco Tognazzi (La colpa), Nottetempo è un film davvero poco riuscito. Parte male e finisce peggio. Per più della metà del film, lo spettatore sembra dover assistere alla visione di un’opera dal taglio esistenzialista. Una di quelle opere tanto care alla filmografia italiana sui fallimenti della vita, sulla tristezza quotidiana, sull’insoddisfazione e il bisogno di fuga. Tre personaggi si incrociano “magicamente” e in modo piuttosto forzato nel bel mezzo della loro rivoluzione esistenziale. L’episodio scatenante è legato ad un incidente stradale in cui Matteo (Giorgio Pasotti), carabiniere dallo sguardo assente, salva la vita a Assia, ma non a Giada, moglie incinta di Enrico. In seguito all’incidente Matteo, improvvisamente e senza un motivo esplicito, abbandona tutto per ritrovare la sua ex compagna, da cui ha avuto un figlio senza saperlo; Assia innamorata a distanza di Matteo, abbandona tutto per inseguirlo, mentre Enrico, comico precario, abbandona tutto per vendicare sanguinosamente la mancata (e incolpevole) omissione di soccorso dello stesso Matteo. Ed è così che, scena dopo scena, lo statico film esistenzialista prende la piega del thriller cercando di costruire tensione, mistero e paura. Obiettivo fallito. Da mediocre film esistenzialista si trasforma in mediocre film giallo, incapace sia di rendere credibile la storia sia di creare partecipazione ed empatia verso i personaggi, molto mal tratteggiati. Se non ci fosse qualche movimento musicale tipico del genere (e un cadavere), stenteremmo a riconoscere il film come un thriller. Che sia per colpa della regia, per l’interpretazione monocorde o per l’inconsistenza dei personaggi e della storia, non si può dire. Certo è che il cinema è un’altra cosa.
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: Nottetempo – Genere: drammatico – Durata: 1h40 – Regia: Francesco Prisco – Cast: Giorgio Pasotti, Nina Torresi, Gianfelice Imparato, Esther Elisha, Antonio Milo – Produzione: Italia – Uscita: 3 aprile 2014