LA TENEREZZA
Il mio voto 3

IN BREVE : Qualità: ★★★(★ ) – Ritmo: OO – Pubblico: per pochi (cinefili, cineamatori) – Affinità: femminile   TWEET Un film di sentimenti solo accennati, che spinge a ricercare nel profondo dell’anima i dolori e le paure che si celano nell’apparente tranquillità della vita quotidiana.   LA TRAMA Lorenzo è un anziano signore di Napoli. Dopo una vita passata ..

Summary 3.0 good
Il mio voto 0
Summary rating from user's marks. You can set own marks for this article - just click on stars above and press "Accept".
Accept
Summary 0.0 bad

LA TENEREZZA

2017_35_la-tenerezza

IN BREVE : Qualità: ★★★(★ ) – Ritmo: OO – Pubblico: per pochi (cinefili, cineamatori) – Affinità: femminile

 


TWEET

Un film di sentimenti solo accennati, che spinge a ricercare nel profondo dell’anima i dolori e le paure che si celano nell’apparente tranquillità della vita quotidiana.

 


LA TRAMA

Lorenzo è un anziano signore di Napoli. Dopo una vita passata nei tribunali, tra cause di incidenti, rimborsi e dubbie prestazioni di avvocato, vive in una elegante casa in centro, lontano dall’affetto dei due figli che sembra voler tenere a dovuta distanza. Solo il piccolo nipotino sembra meritare la sua attenzione, ogni volta che lo ritira da scuola in orario di lezioni, per portarlo per strada a far niente. Lorenzo ha scelto volontariamente di isolarsi, anteponendo se stesso e il suo burbero temperamento ad ogni altra persona che incontra. Un giorno, tornando a casa, incontra sul pianerottolo Michela, la nuova vicina di casa appena trasferitasi con il marito Fabio e i due figli. Un viso sorridente e una grande cordialità permettono a Michela di introdursi nella vita di Lorenzo con grande positività. Fino a quando un evento tragico non trasformerà la vita apparentemente tranquilla di tutti.

 


IL COMMENTO

La tenerezza è la storia degli errori quotidiani, dell’umana imperfezione, della paura di non farcela. Un film ben scritto, ben girato e ben interpretato.

Amelio, ispirandosi al romanzo “La tentazione di essere felici”, descrive le debolezze dei suoi personaggi, mostrandole dal di fuori, come se interpretasse le domande inespresse di chi li incontra.

In ognuno di essi trova spazio un’ansia esistenziale ben dissimulata, che si esprime in una tenera fragilità che grida amore.

Lorenzo è a fine corsa. Per lui è tempo di bilanci, alla fine di una vita professionale controversa e di una vita relazionale che fatica ad esprimersi. È un padre che non vuole esserlo, un marito egoista, un nonno irresponsabile. La somma delle sue inadeguatezze lo trasforma in un uomo brusco, scontroso, chiuso. Non vuole nulla, ma ne ha bisogno.

A rompere il suo fiero isolamento è Michela, una solare Micaela Ramazzotti. Pronta al sorriso ma triste nel profondo dei suoi occhi. Quelli di una madre che deve far tornare i conti, anche se i conti non tornano.

La vita per tutti sembra facile. Prosegue ordinaria e senza sbalzi, tra un incontro e un litigio, un sorriso e una porta in faccia. Incurante di ciò che non va ed eroica nel sedare ogni sentimento. Cambiare costa fatica, meglio tirare avanti. Ma gli scheletri abbondano in ogni armadio e la gara è aperta a chi meglio li traveste.

Amelio ci ricorda che sbagliare è umano, non provarci lo è ancora di più.

Il peso del “voler essere” può dormire quieto, trasformarsi in maschera o esplodere con potenza inaudita. E quando esplode, come nel film, nulla sarà più come prima.

“La tenerezza” è un film che coinvolge tutti, perché di tutti parla. Ma è anche un film che non travolge, e per questo non è cibo per tutti i palati.

Ne “La tenerezza” l’amore è un piccolo gesto, il dolore una smorfia, la disperazione una frase, la solitudine un lungo silenzio. Le emozioni sono inespresse perché recitano la parte del “tutto va bene”. I piccoli disturbi quotidiani non sembrano voler aprire le porte alla tragedia, che spinge da dietro con discrezione. E se nel film quest’ultima prenderà il comando, nella vita dei padri e dei figli “comuni” l’ansia si trasforma più spesso in ruggine, solitudine, insofferenza o rassegnazione. E, se si guarda oltre, in un grande bisogno di tenerezza, che è la sintesi della vita di ogni uomo (pubblicato su ilsussidiario.net).

 

SCHEDA ESSENZIALE

Titolo originale: La tenerezza – Genere: drammatico – Durata: 1h43 – Regia: Gianni Amelio – Cast: Elio Germano, Giovanna Mezzogiorno, Micaela Ramazzotti, Greta Scacchi, Renato Carpentieri – Produzione: Italia – Uscita: 24 aprile 2017

 

Related posts

PADRE NOSTRO

PADRE NOSTRO

IN BREVE: Qualità: ★★(★) - Ritmo: OOO - Pubblico: per pochi (cineamatori, cinecuriosi) - Affinità: femminile TWEET Un episodio della vita privata del regista, e della storia italiana, rivive in un film troppo patinato che non colpisce il cuore. LA TRAMA Roma. Siamo negli anni tra...

IL GIORNO SBAGLIATO

IL GIORNO SBAGLIATO

IN BREVE: Qualità: ★★★ - Ritmo: OOOO - Pubblico: per molti (cineamatori, cinecuriosi, cinepopcorn) - Affinità: maschile, femminile TWEET Un giorno di ordinaria follia, senza il caldo allucinato di Los Angeles e senza Michael Douglas. Però c’è Russell Crowe, enorme, che sbava sulla sua...

LE SORELLE MACALUSO

LE SORELLE MACALUSO

IN BREVE : Qualità: ★★★★ - Ritmo: OOO - Pubblico: per un po’ (cinefili, cineamatori, cinecuriosi) - Affinità: femminile TWEET Una passeggiata nella vita, dalla spensierata adolescenza all’età adulta, segnata da tragedie e sfide personali. Un film meravigliosamente triste, da...

Leave a comment