ROSSO ISTAMBUL
IN BREVE : Qualità: ★★ – Ritmo: O – Pubblico: per pochi (cineamatori ) – Affinità: femminile
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Un film confuso, intimo, autoreferenziale e profondamente noioso. Incapace di trasferire le emozioni dei protagonisti, lascia spazio a frasi fatte di un dialogo inesistente. Il peggior film di Ozpetek.
LA TRAMA
Orhan Sahin, uno scrittore che deve la sua fama a una raccolta di favole anatoliche (e che porta il nome del premio Nobel turco Pamuk), torna ad Istanbul dopo vent’anni di esilio autoimposto a Londra. Il suo compito è fare da editor a un celeberrimo regista, Deniz Soysal, che ha scritto un libro in cui sono contenuti ricordi d’infanzia e giovinezza, nonché amori, amici e parenti: questi ultimi ancora vivi e presenti nella Istanbul contemporanea, e pronti a presentarsi al cospetto di Orhan. Soysal invece, dopo un breve contatto iniziale, scompare, come per lasciare il suo posto all’editor venuto dall’Inghilterra. Sahin raccoglierà suo malgrado il testimone del regista entrando nella sua vita e nel suo mondo degli affetti, con un coinvolgimento personale che sorprenderà lui per primo. (MyMovies).
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: Istanbul Kirmizisi – Genere: drammatico – Durata: 1h55 – Regia: Ferzan Ozpetek (Le fate ignoranti, La finestra di fronte, Saturno Contro) – Cast: Halit Ergenç, Tuba Büyüstün, Nejat Isler, Mehmet Günsür, Cigdem Onat, Serra Yilmaz – Produzione: Italia, Turchia – Uscita: 2 marzo 2017