MOONLIGHT
IN BREVE : Qualità: ★★★ – Ritmo: OO – Pubblico: per pochi (cinefili, cineamatori) – Affinità: femminile
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Tre capitoli di una vita sofferta. Un film che fa riflettere (per sommi capi) su famiglia, contesto e discriminazione gay. Un film che decresce, per intensità, dal suo inizio fino alla fine.
LA TRAMA
Miami. Little ha dieci anni ed è il bersaglio dei bulli della scuola. Sua madre si droga, e lui trova rifugio in casa di Juan e Teresa, dove può parlare poco ma sa che può trovare le risposte alle domande che più gli premono. Nero fra soli neri, dei suoi coetanei non condivide l’atteggiamento aggressivo, l’arroganza che indossano fin da piccoli. Chiron -è questo il suo vero nome- non è un duro, ma nemmeno un debole. È gay e, anche se non lo dice, non sa essere chi non è, non sa e non vuole adeguarsi, così si ribella e finisce in prigione. Quando esce, Black è diverso, cambiato, apparentemente un altro, ma sempre lui (MyMovies).
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: Moonlight – Genere: drammatico – Durata: 1h50 – Regia: Barry Jenkins – Cast: Alex R. Hibbert, Ashton Sanders, Trevante Rhodes, Mahershala Ali, Naomie Harris – Produzione: USA – Uscita: 16 febbraio 2017