SMETTO QUANDO VOGLIO. MASTERCLASS
IN BREVE : Qualità: ★★ – Ritmo: OOO – Pubblico: per molti (cinecuriosi, cinepopcorn) – Affinità: maschile/femminile
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Totalmente smarrito l’afflato del primo capitolo, il film si trasforma in una inquietante fiction a puntate (ce ne sarà pure una terza) di dubbio gusto o di indubbio disgusto. 2 sorrisi in tutto.
LA TRAMA
La banda dei ricercatori è tornata: l’associazione a delinquere “con il più alto tasso di cultura di sempre” di Smetto quando voglio decide di ricostituirsi quando una poliziotta offre al capo, Pietro Zinni, uno sconto di pena e a tutto il gruppo la ripulitura della fedina penale, a patto che aiutino le forze dell’ordine a vincere la battaglia contro le smart drug. Così questi laureati costretti a campare di espedienti in un’Italia che non sa che farsene della loro cultura vanno a recuperare un paio di cervelli in fuga e lavorano insieme per stanare i creatori delle nuove droghe fatte con molecole non ancora illegali. Pietro però non può rivelare nulla del suo nuovo incarico alla compagna Giulia, incinta del loro primo figlio, ed è costretto ad inventare con lei bugie sempre più colorite (MyMovies).
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: Smetto quando voglio. Masterclass – Genere: commedia – Durata: 1h58 – Regia: Sydney Sibilia – Cast: Edoardo Leo, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero de Rienzo, Stefano Fresi – Produzione: Italia – Uscita: 2 febbraio 2017