PROSSIMA FERMATA : FRUITVALE STATION
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IN BREVE – Qualità – ★★★(★) – Ritmo – OOO – Pubblico – cineamatori*, cinecuriosi*  TWEET Ancora oggi, se nasci nero, sei diverso.  LA TRAMA La notte di capodanno del 2009, mentre con la fidanzata e gli amici sta rientrando verso casa, Oscar Grant, 22 anni, viene prelevato dalla polizia della stazione della metropolitana di Fruitvale, San Francisco, e perforato ..

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PROSSIMA FERMATA : FRUITVALE STATION

08_14_Prossim fermata Fruitval station

IN BREVE – Qualità – ★★★() – Ritmo – OOO – Pubblicocineamatori*, cinecuriosi* 


TWEET

Ancora oggi, se nasci nero, sei diverso. 


LA TRAMA

La notte di capodanno del 2009, mentre con la fidanzata e gli amici sta rientrando verso casa, Oscar Grant, 22 anni, viene prelevato dalla polizia della stazione della metropolitana di Fruitvale, San Francisco, e perforato al polmone dal proiettile di un poliziotto che ha perso la testa (MyMovies).


IL COMMENTO

Premiato al Sundance dalla giuria e dal pubblico, “Fruitvale Station” è certamente una promettente opera prima. Ryan Coogler, giovane regista di colore, racconta una storia di cronaca vera che ha sconvolto l’America, riproponendo ancora una volta il dramma della disuguaglianza tra le razze. La storia è quella di un nero, con precedenti penali, coinvolto senza colpa in una retata della polizia dalla mano pesante che gli è costata la vita. Tutto quanto è fortunatamente stato ripreso da una telecamera e divenuto, nella realtà, occasione di protesta, rivendicazione e battaglia politica. La prospettiva di Ryan Coogler è quella privata, decidendo di mostrare la giornata di Oscar, un espressivo Michael B. Jordan, che precede l’omicidio. Si sveglia con uno strano presentimento, che si trasforma in un forte desiderio di cambiare, di voler essere un figlio migliore, un marito migliore e un padre migliore, lasciandosi alle spalle un passato di droga e delinquenza. Purtroppo non è mai facile e, molte volte, la decisione arriva fatalmente troppo tardi, come in questo caso. Lo spettatore segue con tenerezza gli sforzi di questo ragazzo, per cui è difficile cambiare, ma che sembra animato da grande volontà e sincerità. E mentre combatte con lui la battaglia quotidiana, sa già come andrà a finire, visto che proprio il film si apre con le scene conclusive di violenza. Questo non toglie interesse al film che, dominato da un racconto piuttosto lineare e a volte un po’ troppo statico, si carica però di tensione col passare dei minuti, fino all’epilogo. Sconvolgente nella sua dinamica. Ripreso con realismo documentaristico. Rabbia, frustrazione, compassione. Le cose non vanno mai come devono andare. E se ancora oggi succedono queste cose, è bene interrogarsi e denunciarle ogni volta che si avvicinano a noi. Dietro ai fatti, emerge una riflessione fatalista e rabbiosa sugli uomini, sulle loro regole civili e sul senso della vita che cambia, eccome, a seconda di dove si nasce. Puoi essere libero o schiavo, ricco o povero, amato o odiato e tutto questo senza poter scegliere. E vivendo scopri che cambiare la tua storia, per quanto possibile, è troppe troppe volte un’impresa eroica e improbabile.


SCHEDA ESSENZIALE

Titolo originale: Fruitvale Station – Genere: drammatico – Durata: 1h25 – Regia: Ryan Coogler – Cast: Michael B. Jordan, Octavia Spencer, Melonie Diaz, Ahna O’Reilly, Chad Michael Murray – Produzione: USA – Uscita: 13 marzo 2014

 

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