THE CONJURING. IL CASO ENFIELD
IN BREVE: Qualità: ★★ – Ritmo: OOO – Pubblico: per un po’ (cinecuriosi, cinepopcorn) – Affinità: maschile
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Tra un diavolo nei panni di una suora e un vecchio spirito in pantofole, il caso Enfield fa di tutto per non essere una storia vera.
LA TRAMA
1977, Elfield, Inghilterra. A poco più di un anno dal misterioso caso paranormale di Amitville, giunto alla ribalta dei media di tutto il mondo, le cronache registrano fenomeni analoghi dall’altra parte dell’Oceano. La piccola Luz, secondogenita di una povera famiglia in gravi difficoltà economiche, rivela strani fenomeni diabolici che terrorizzano la madre, i fratelli, i vicini di casa e la stessa polizia, intervenuta e testimone dei fatti.
A studiare il fenomeno arriveranno i coniugi Ed e Lorraine Warren, autorizzati dalla Chiesa a valutare la veridicità degli eventi. Dopo i primi dubbi di autenticità, i due saranno travolti dai diabolici ed inequivocabili segnali del maligno e proveranno coraggiosamente a liberare la casa dagli spiriti infestanti.
IL COMMENTO
Seguito del fortunato “L’evocazione”, tra i migliori horror paranormali di questi anni e secondo incasso di tutti i tempi dopo L’Esorcista, il film prova a bissare il successo, ripartendo dai Warren e dalla loro missione di cacciatori di spiriti maligni.
La storia è vera, come si legge fin dall’inizio e come documentato alla fine del film, attraverso sorprendenti scatti fotografici e registrazioni audio che riportano la voce roca e diabolica della piccola Luz, posseduta dal demonio.
Certo è che la storia e il modo in cui viene raccontata non sembra per nulla appartenere alla dimensione del reale e nemmeno del verosimile, nonostante la ricca documentazione.
Chan rivela ottime capacità nel trasmettere l’ansia e l’incredulità della famiglia Hodgson, ma il meccanismo si logora in breve tempo, soprattutto con l’entrata in scena dei Warren, coppia affiatata di “ghostbusters” d’esperienza, che rivela, in questo secondo capitolo, sfumature romantiche inappropriate, o perlomeno insolite, in un film di genere.
Tra le case popolari di Enfield, molto ben rappresentate da una fotografia densa di drammaticità, Satana prende in prestito dapprima il corpo e la voce di una bambina di undici anni, per poi rivelarsi in un uomo di ottant’anni, spirito aggressivo affezionato alla sua privacy e alla sua poltrona sfondata, davanti alla tv. Ma dietro al vecchio sembra esserci un maligno ancora più crudele e spietato, travestito dapprima in una specie di fiabesco grillo parlante e poi in una mostruosa suora dalle sembianze di Marylin Manson, due personaggi che sfidano pericolosamente il confine del grottesco.
Se la rabbia infernale può fare molto contro la povera famiglia di disperati in cerca di tranquillità, così possono anche i Warren, forti e determinati di fronte a questo mostro spietato, spaventato a morte dal suo stesso nome: basterà pronunciarlo per cacciarlo negli inferi in modo più efficace di cento crocifissi appesi e di lugubri formule magiche.
La saga è solo all’inizio: non ci libereremo presto di questo giocattolo, partito con un discreto patrimonio di originalità ma ben presto esaurito nella brutta copia di se stesso (pubblicato su Paper Street, http://goo.gl/G5GlD4).
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: The Conjuring 2: The Enfield Poltergeist – Genere: horror – Durata: 2h13 – Regia: James Wan (Saw l’enigmista, Insidious, The Conjuring) – Cast: Patrick Wilson, Vera Farmiga, Madison Wolfe, Frances O’Connor, Lauren Esposito – Produzione: USA – Uscita: 23 giugno 2016