MUSTANG
IN BREVE – Qualità: ★★★★ – Ritmo: OOO – Pubblico: per pochi (cinefili, cineamatori, cinecuriosi) – Affinità: femminile
TWEET
Un film straordinario sulla umiliante condizione di moltissime donne, ancora oggi, da qualche parte in Turchia. Da vedere.
LA TRAMA
In un villaggio costiero turco la giovane Lale e le sue sorelle maggiori Nur, Ece, Selma e Sonay festeggiano la fine dell’anno scolastico anche se la ragazza è dispiaciuta perché l’insegnante che lei maggiormente apprezza l’anno successivo eserciterà la sua professione ad Istanbul. Le sorelle si recano in spiaggia con un gruppo di studenti maschi e lì giocano, completamente vestite, a combattere in acqua a cavalcioni sulle spalle dei maschi. La notizia dello ‘scandalo’ viene immediatamente comunicata alla loro nonna che le punisce ma la punizione più dura arriverà dallo zio (i genitori sono morti) il quale decide di recluderle in casa affinché non diano più scandalo. Per sistemare ancor meglio le cose si dà il via alla ricerca di possibili pretendenti per matrimoni combinati che restituiscano alla famiglia l’onorabilità (MyMovies).
IL COMMENTO
Storia ordinaria e incredibile di una famiglia turca alle prese con l’educazione di cinque ragazze. Mustang, opera prima di Deniz Gamze Ergüven, è un film davvero toccante, drammatico e al tempo stesso leggero, capace di creare un profondo senso di rabbia nei confronti di una realtà culturale oggettivamente arretrata. Pur riconoscendo il valore e la ricchezza della diversità delle culture, non si può non inorridire di fronte a una struttura sociale che confina le donne a mero oggetto a disposizione dell’uomo.
In un mondo che ha globalizzato gran parte dei consumi, faticano tuttora a emergere universalmente quei valori di libertà, dignità e uguaglianza che dovrebbero appartenere all’umanità in quanto tale. Un traguardo ancora molto lontano, e forse sempre più lontano, dopo la radicalizzazione dello scontro con l’estremismo arabo.
Mustang guarda il mondo dagli occhi di una bambina, l’ultima di cinque sorelle, che rifiuta la storia già scritta, che la vorrebbe come le sue sorelle sposa di un signor nessuno, imposto dalla famiglia. Dopo timide ribellioni o gesti estremi, che consegnano le sorelle alla schiavitù di una vita non scelta, Lale progetta la libertà, con l’aiuto di un ragazzo che sembra rappresentare la speranza di un futuro diverso. Sorprende la genuinità di Lale, giovanissima attrice che brucia di vivacità, come qualunque bambina della sua età. Ma colpisce anche la faticosa ribellione delle sorelle più grandi, unite tra di loro contro la ruvida e violenta intolleranza dello zio e la rassegnata e passiva comprensione della nonna. La vita, per ognuna di queste donne, è assurda, ma fa parte di un rigido copione che congela la vita, le relazioni, lo sviluppo, la realizzazione personale e chiede il certificato di verginità, per sedersi al tavolo delle trattative. Non appena il corpo prende le forme femminili, la vita sfiorisce nella gabbia di “un vestito informe color merda” che conduce dapprima alla fabbrica familiare di casalinghe ortodosse, poi al patetico mercato della compravendita delle donne e infine alla camera oscura dei forni a comando. No. Io voglio vivere in un mondo libero.
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: Mustang – Genere: drammatico – Durata: 1h34 – Regia: Deniz Gamze Ergüven – Cast: Guünes Sensoy, Doga Zeynep Doguslu, Elit Iscan, Tugba Sunguroglu, Ilayda Akdogan – Produzione: Francia – Uscita: 28 ottobre 2015