ANTICORPI
IN BREVE – di Antoine D’Agata – Spazio Forma, Milano, fino al 1 settembre 2013
Voto: ★★
Pubblico: appassionati di fotografia, deviati, esploratori
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Forme sfocate, turbate, sofferenti. Il disagio di un fotografo vive nei suoi scatti.
LA MOSTRA
“Solo un’arte molesta è valida, sovversiva, asociale, atea, erotica e immorale, antidoto all’infezione spettacolare che neutralizza gli spiriti e distilla morte”. Questa stimolante citazione dà il senso alla mostra che risulta disturbante e provocatoria. Lo stile crudo e velato di D’Agata, ex punk nativo marsigliese e nomade del mondo, apre la dimensione dell’immaginazione, spinge alla riflessione, invita al rifiuto. Nulla di imperdibile, se non una intensa esplorazione nel mondo della devianza, tra droga, sesso, violenza non vista ma evidente. Immagini auto censurate, che permettono però di vedere molto di quello che già si sa direttamente o per sentito dire. Un viaggio autentico e disperato nell’impronunciabile. C’è molto, ma forse è troppo poco. Di D’Agata il Forma propone una mostra in economia, poco equilibrata e un po’ sommaria, con le didascalie appiccicate ai muri, piene di bolle inestetiche e improvvisate. La crisi economica si riversa forse anche su allestimenti e progetti fotografici.