FREDRIK BACKMAN_L’UOMO CHE METTEVA IN ORDINE IL MONDO
IN BREVE – Qualità ★★★ – Ritmo OO – Pubblico: Per tutti (per gli amanti della nuova narrativa contemporanea svedese. Per lettori curiosi dei fenomeni letterari che nascono in rete).
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Un pensionato bisbetico vorrebbe uccidersi, ma tutti gli rompono le scatole!
LA TRAMA
Karl Ove ha 59 anni ed è appena andato in pensione – certo non per sua volontà! Nonostante questo le sue giornate non sono vuote: ha molto da fare, fin dalle 6 del mattino. Tanto per cominciare deve controllare che sua moglie non abbia alzato il termostato del riscaldamento, deve spalare la neve del vialetto fuori casa e soprattutto compiere il suo accurato e quotidiano giro d’ispezione nel quartiere in cui vive, per verificare che tutte le regole siano rispettate. Raccolte differenziate della pattumiera mal fatte, aiuole calpestate, macchine e biciclette parcheggiate dove non dovrebbero sono un vero motivo di rabbia e indignazione per Ove. Oltre a ciò deve organizzare con precisione il proprio suicidio e non può certo lasciare le cose in disordine: le bollette vanno pagate e sistemate, così come ogni altra pendenza o incombenza lasciata in sospeso. Riuscirebbe a fare tutto se i suoi disordinati vicini non lo intralciassero in continuazione: gente senza cervello e scombinata. Il povero Ove è continuamente costretto a rimandare i suoi progetti, per mettere un po’ di ordine nella vita degli altri. Incompetenti che non saprebbero nemmeno comprare una macchina!
IL COMMENTO
Un libro svelto e facile da leggere, costruito per brevi capitoli tutti con lo stesso titolo (Un uomo che si chiama Ove e…) con un’efficace narrazione al presente. Piano piano, senza alcuna fatica, ci affezioniamo a Ove, che è il classico vicino di casa bisbetico e rigido ma nasconde un cuore grande e, come si intuisce presto, ha un passato difficile e importante. Oltre ad un grande amore.
La storia parte lentamente, e solo un po’ per volta si scoprono tutti i risvolti di questo personaggio paradossale nella sua testarda volontà di ordine; contemporaneamente vengono alla luce anche le figure che lo circondano, i vicini confusionari e quelli che una volta erano amici, i ragazzini ex studenti di sua moglie, la giornalista alle prime armi, i burocrati senza cuore. Così la trama del romanzo inizia a girare, a coinvolgerci, a farci venire voglia di sapere come andrà a finire.
Una lettura rilassante, gradevole, che non impegna e fa trascorrere alcune ore serenamente; non per questo futile o superficiale. L’equilibrio fra buonismo e ironia cattivella è ben calibrato: si sorride, a tratti si ride, ci si commuove senza straziarsi.
Al di là della trama, è interessante anche l’aspetto “strutturale” del libro. Si intuiscono i passaggi che hanno portato dal blog al romanzo; è abbastanza evidente che è nato prima il personaggio di Ove, con le sue fissazioni e le sue idiosincrasie, che però non diventano caratteristiche macchiettistiche perché sentiamo che il personaggio si è evoluto, si è definito, ha acquisito una diversa complessità, probabilmente attraverso i passaggi e gli affinamenti sul blog, dove è diventato amatissimo dai lettori, e amorevolmente curato dal suo stesso creatore. Non per tutti i personaggi di contorno si può dire lo stesso. Inoltre il passaggio al romanzo è ben congeniato: si poteva temere un libro di sketch, ad episodi – come certi film comici non perfettamente riusciti – invece la trama regge e il racconto fila via liscio e senza scossoni. Allegramente consigliabile.
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: En man som heter Ove – Autore: Fredrik Backman – Editore: Mondadori – Genere: romanzo – Uscita: settembre 2014 – Numero pagine: 324
L’AUTORE IN BREVE
Fredrik Backman è nato nel 1981 in Svezia. È giornalista e blogger di grande successo; adesso anche scrittore di fama internazionale. Ove, il protagonista del romanzo, è nato sul suo blog e ha ottenuto un tale successo da portare i lettori del blog a incitare Backman perché scrivesse un romanzo. È nato così L’uomo che metteva in ordine il mondo, romanzo ormai tradotto in 32 lingue.