HARPER LEE_IL BUIO OLTRE LA SIEPE
IN BREVE – Qualità ★★★★★ – Ritmo OOOO – Pubblico: Per tutti (da leggere da ragazzi, da rileggere da adulti).
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Un grande classico della letteratura americana contemporanea. Il razzismo annientato da una bambina.
LA TRAMA
A Maycomb, immaginaria e sonnolenta cittadina dell’Alabama degli anni ‘30, vive Scout Finch, bambina anticonvenzionale e perspicace, col fratello maggiore Jem e il padre Atticus, avvocato.
Seguiamo le vicende di Scout e della sua famiglia nel corso di tre estati memorabili, raccontateci dalla voce narrante della stessa Scout. L’inizio della scuola, l’arrivo di un nuovo amico, Dill – personaggio che nasconde Truman Capote bambino – il mistero di un vicino di casa terribile e spaventoso, le chiacchiere delle comari, il perbenismo dilagante, la segregazione razziale, un processo ingiusto, un persecutore pericoloso. Sono questi gli ingredienti di una trama avvincente, che ci offre momenti di divertimento, riflessione non uggiosa e tensione narrativa. Un libro che in un colpo solo polverizza ogni razzismo: di genere, di razza, di ceto, di religione, nei confronti degli emarginati e dei diversi. Con una spigliatezza ineguagliata.
IL COMMENTO
Il buio oltre la siepe è un romanzo divertente, intelligente, spregiudicato, avvincente, e pure formativo. Pubblicato nel 1960 vinse immediatamente il Pulitzer e divenne subito il grande romanzo americano dei diritti civili; da allora ha venduto nel mondo quasi 40 milioni di copie. La protagonista e voce narrante è Scout Finch, anello di congiunzione fra Huckleberry Finn e Holden Caulfield: una bambina di otto anni sveglia, anticonformista, con una voce brillante e un cervello privo di pregiudizi. Il paesaggio di Maycomb si anima sotto i nostri occhi e questa piccola cittadina del profondo Sud degli Stati Uniti ci diventa familiare insieme ai suoi abitanti, ognuno tratteggiato con empatia e ironia. Siamo coinvolti nelle vicende della famiglia Finch, nelle avventure dei ragazzi, nelle chiacchiere fra vicini; veniamo conquistati dall’integrità paziente e rocciosa di Atticus, vorremmo decifrare il mistero che avvolge la vita segregata di Boo Radley, seguiamo il processo a Tom Robinson con apprensione e partecipazione, temiamo e disprezziamo Bob Ewell. Nessun personaggio è inutile o amorfo, la struttura narrativa non ha cedimenti, la trama è coinvolgente. Come accade solo nei grandi romanzi, tutto ciò esalta e rende vere le sottese intenzioni formative e le istanze civili della storia narrata. Il razzismo ci disgusta, le banalità sessiste, classiste e i futili motivi di emarginazione dei diversi ci appaiono ridicolizzati e disinnescati dallo sguardo limpido di Scout. Nello stesso tempo non siamo portati dentro un clima di disprezzo, ma siamo incoraggiati a mantenere un occhio pietoso, umano e in fin dei conti di speranza nei confronti di chi agisce ingiustamente.
Dal libro fu tratto l’omonimo film con Gregory Peck, che vinse tre Oscar nel 1963: miglior attore protagonista, migliore scenografia, migliore sceneggiatura non originale. Quando chiedevano a Gregory Peck quali fossero i personaggi più importanti e amati della sua lunga carriera, si dice che rispondesse “Atticus Finch, Atticus Finch, Atticus Finch… e anche Atticus Finch”. Nel ruolo di Boo Radley possiamo riconoscere un giovanissimo Robert Duvall al suo esordio.
Un libro bellissimo, da leggere e da far leggere, perché è ironico e intelligente e per sfrondare le siepi delle nostre barriere mentali e fare luce su oscurità temute perché non note. Attuale.
SCHEDA ESSENZIALE
Titolo originale: To Kill a Mockingbird – Autore: Harper Lee – Editore: Feltrinelli – Genere: romanzo – Uscita: prima edizione italiana 1960; edizione speciale novembre 2014 – Numero pagine: 290
L’AUTORE IN BREVE
Harper Lee è nata nel 1926, a Monroeville, in Alabama. Studiò legge e divenne poi impiegata in una compagnia aerea di New York. Era amica di Truman Capote fin da bambina, poiché erano entrambi nati nella stessa cittadina (che oggi onora i suoi due artisti e vanta un turismo letterario di migliaia di visitatori l’anno); la “leggenda” narra che fu lo stesso Capote a consigliarle di scrivere le storie della sua infanzia. Fatto sta che Harper un giorno abbandonò il suo impiego e iniziò a scrivere il suo libro. La storia editoriale riporta anche che la prima stesura del romanzo venne rifiutata perché incentrata sulla vita di Scout adulta, con brevi flashback nell’infanzia. Gli editori convinsero la Lee a riscrivere il romanzo concentrandosi su quei ricordi e nacque così il Buio oltre la siepe. Il successo fu immediato e internazionale. Nel 2007 ad Harper Lee fu conferita la più alta onorificenza statunitense, la Medaglia presidenziale della Libertà, con questa motivazione “Ha influenzato il carattere del nostro paese in meglio. È stato un dono per il mondo intero”. Dopo Il buio oltre la siepe Harper Lee non ha mai più scritto nulla. Attualmente vive in una casa di riposo nella città in cui è nata, afflitta da qualche acciacco. Recentemente è stata annunciata, negli Stati Uniti, la pubblicazione di un suo nuovo romanzo, la cui uscita è prevista a giugno del 2015. Un “manoscritto ritrovato” che racconterebbe il sequel della storia di Scout. Molto probabilmente si tratta della prima versione del romanzo, quella rifiutata, da cui poi venne tratto il capolavoro che le diede la fama. Vedremo.